DONNE DEL PROFETA FATIMA MERNISSI CONDIZIONE FEMMINILE ISLAM RARO ECIG LIBRO
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Secondo una tradizione trasmessa da qualche discepolo
bugiardo e ten-
denzioso, Maometto avrebbe pronunciato una sentenza di forte misogi-
nia: «Un popolo che affida i proprî destini a una donna, mai potrà essere
prospero». Tale fu la forza della dichiarazione che, attraversati i secoli, è
arrivata intatta alla nostra epoca ed è entrata nel linguaggio comune co-
me modo di dire oltraggioso. «Potrebbe allora una donna guidare uno
stato musulmano?», si chiede Fatima Mernissi, sociologa marocchina, au-
trice di Donne del Profeta.
Dall'anno 622 – anno primo dell'Egira, in cui i seguaci di Allah si insedia-
rono a Medina, provenienti dalla Mecca – l'equivoco persiste: un proble-
ma che «trafigge» tutta la cultura islamica: la posizione della donna al-
l'ombra del Profeta. Maometto aveva prefigurato una società religiosa e
democratica in cui uomini e donne, insieme, avrebbero potuto discutere
le leggi, formulare le scelte di un nuovo modo di vivere in comunità. L'o
biettivo era uno stato forte e stabile, capace di affermarsi in un'Arabia go
vernata da tribù, dilaniata da rivalità, guerre civili venate di oscurantismo
religioso e culturale. Eppure, nonostante l'assunto del Profeta, che predi-
cava un'eguaglianza più che formale, la «storia» guidata da misogini for-
sennati, ha imposto il velo alla donna e, ad un tempo, l'ha emarginata
dalla vita decisionale.
Donne del Profeta è una indagine serrata nella messe di letteratura religio-
sa che commenta le parole, le azioni e le gesta del Profeta; un viaggio
nel mistero dei comportamenti islamici per arrivare a scoprire come da
un indirizzo remoto in cui uomini e donne, nella Medina del VII seco-
lo, discutevano di politica e insieme andavano alla guerra, si sia potuti
arrivare a un così umiliante degrado della presenza femminile.
FATIMA MERNISSI è nata nel 1940, in un harem, a Fez, in Marocco. Laurea-
tasi in Scienze politiche a Rabat, insegna all'Università di questa città. Mol-
to attiva nel campo del sociale, Mernissi è stata membro del Consiglio del-
l'Università dell'Onu, consulente dell'Unesco. Da diversi anni ha orienta-
to i suoi studi sul ruolo della donna nella società musulmana. Tra i suoi
saggi ricordiamo: Le sultane dimenticate. Donne capi di Stato nell’Islam, Ma-
rietti, 1992 e Chahrazad non è marocchina, Sonda, 1993. L'anno 1996 ha vi-
sto la nascita del suo primo romanzo autobiografico: La terrazza proibita. Vi-
ta nell’Harem, Giunti Ed.
ISBN 978-88-7544-329-0
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Informazioni aggiuntive
Peso | 0,0 kg |
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Dimensioni | 10 × 8 × 4 cm |
Editore | Ecig |
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