GLI OCCHI DELL’ANIMA G.DAGNINO TESTI GRECI ECIG piccoli ritorni LIBRO RARO
Prezzo:
9,00 € IVA inclusa
LIBRO NUOVO
ECIG EDIZIONI CULTURALI INTERNAZIONALI GENOVA
GLI OCCHI DELL'ANIMA
INTRECCIO DI SCRITTURA
FRA GIULIANO DETTO L'APOSTATA
E SATURNINIO SECUNDO SALUSTIO
IL CATECHISMO DI SALUSTIO
a cura di Giuseppe Dagnino
TESTI GRECI A FRONTE
1a EDIZIONE 1996
COLLANA PICCOLI RITORNI
COPERTINA FLESSIBILE
259 PAGINE
LIBRO NUOVO E RARO DI NON FACILE REPERIBILITA'
NONOSTANTE SIA UN LIBRO NUOVO E' DATATO E POTREBBE PRESENTARE SEGNI
E BRUNITURE/SCOLORIMENTI E NORMALI SEGNI DEL TEMPO
Quando
l'amicizia sia comunione delle anime: così fra Giuliano e Salustio. E
come la comunione delle anime tragga il suo alimento dal condiviso fervore di
vita religiosa: così appunto fra i due amici. Tali sono i fili d'un intreccio
d'anime
che si fa intreccio di scrittura, del quale sono testimonianza i due scritti,
l'uno di
Giuliano e l'altro di Salustio, ambedue per la prima volta in italiano, con il
corre-
do dei testi greci. Particolarmente importante, sotto il profilo della novità
italia-
na, il catechismo di Salustio, un testo che merita d'essere riscoperto e
contiene,
come il lettore vedrà, un'illuminante interpretazione del mito e del suo
valore.
Giuliano e Salustio (IV secolo dopo Cristo) sono interpreti di un'età e d'una
cul-
tura dove l'ispirazione religiosa prevale egemonica e tutto in sé attrae e
ricom-
prende. Ambedue sono interpreti d'un raffinatissimo ellenismo. Nel quadro del
loro tempo, stanno l'uno accanto all'altro il paganesimo al tramonto e il
cristia-
nesimo in ascesa, che fra loro si fronteggiano, ora s'avversano ora
s'avvicinano,
come se ritrovassero affinità di radici. Il secondo si edifica in filosofia e
teologia
attingendo a piene mani al linguaggio e al patrimonio concettuale della grande
filosofia greca, che, da parte sua, il neoplatonismo, da Plotino a Giamblico e
a
Giuliano, converte in teologia.
Chi riuscisse a guardare con gli occhi d'un contemporaneo a tale compresenza
di paganesimo e di cristianesimo probabilmente verrebbe turbato dal prevalente
senso del conflitto; ma chi guardi invece con gli occhi d'oggi, rivolti al
tempo
d'allora (specie affidandosi ai platonici occhi dell'anima), si potrà forse
ritrovar
commosso dalle consonanze di vocazione religiosa.
GIUSEPPE DAGNINO, nato a Genova nel 1921, docente di filosofia, ha pubblicato
nelle
nostre edizioni il Commento agli esercizi dell’eroe (e di Pierrot)
, del 1989, e La caverna di porpora. Sortilegi e incantesimi della memoria, del 1992.
ISBN 88-7545-715-8
l'amicizia sia comunione delle anime: così fra Giuliano e Salustio. E
come la comunione delle anime tragga il suo alimento dal condiviso fervore di
vita religiosa: così appunto fra i due amici. Tali sono i fili d'un intreccio
d'anime
che si fa intreccio di scrittura, del quale sono testimonianza i due scritti,
l'uno di
Giuliano e l'altro di Salustio, ambedue per la prima volta in italiano, con il
corre-
do dei testi greci. Particolarmente importante, sotto il profilo della novità
italia-
na, il catechismo di Salustio, un testo che merita d'essere riscoperto e
contiene,
come il lettore vedrà, un'illuminante interpretazione del mito e del suo
valore.
Giuliano e Salustio (IV secolo dopo Cristo) sono interpreti di un'età e d'una
cul-
tura dove l'ispirazione religiosa prevale egemonica e tutto in sé attrae e
ricom-
prende. Ambedue sono interpreti d'un raffinatissimo ellenismo. Nel quadro del
loro tempo, stanno l'uno accanto all'altro il paganesimo al tramonto e il
cristia-
nesimo in ascesa, che fra loro si fronteggiano, ora s'avversano ora
s'avvicinano,
come se ritrovassero affinità di radici. Il secondo si edifica in filosofia e
teologia
attingendo a piene mani al linguaggio e al patrimonio concettuale della grande
filosofia greca, che, da parte sua, il neoplatonismo, da Plotino a Giamblico e
a
Giuliano, converte in teologia.
Chi riuscisse a guardare con gli occhi d'un contemporaneo a tale compresenza
di paganesimo e di cristianesimo probabilmente verrebbe turbato dal prevalente
senso del conflitto; ma chi guardi invece con gli occhi d'oggi, rivolti al
tempo
d'allora (specie affidandosi ai platonici occhi dell'anima), si potrà forse
ritrovar
commosso dalle consonanze di vocazione religiosa.
GIUSEPPE DAGNINO, nato a Genova nel 1921, docente di filosofia, ha pubblicato
nelle
nostre edizioni il Commento agli esercizi dell’eroe (e di Pierrot)
, del 1989, e La caverna di porpora. Sortilegi e incantesimi della memoria, del 1992.
ISBN 88-7545-715-8
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Informazioni aggiuntive
Peso | 0,0 kg |
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Dimensioni | 10 × 8 × 4 cm |
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